Le gengive sono le sentinelle della nostra salute paradentale. Se nel nostro cavo orale vi è una qualsiasi aggressione batterica la prima ad infiammarsi sarà la gengiva. Quando ci si lava i denti, la gengiva infiammata potrebbe cominciare a sanguinare. Vi invitiamo a non sottovalutare questo sintomo.
Le cause della gengivite (gengive sanguinanti) sono:
La placca batterica: un deposito di batteri uniti tra loro da una matrice organica che aderisce in maniera salda ai denti.
Il tartaro (cioè lo stadio successivo) che è un deposito calcificato di placca batterica.
Il rischio di una gengivite trascurata.
Placca batterica e tartaro se non vengono rimossi, coinvolgeranno strati più profondi del dente e le conseguenze saranno:
- Formazioni di tasche (Parodontite, Piorrea)
- Distruzione dell’osso
- Mobilità dentale
- Perdita del dente
Trattamento
La prima cosa da fare dinanzi ad un sanguinamento gengivale è sottoporre questo sintomo all’attenzione del dentista. Una volta individuate le cause d’origine sarà lui stesso a consigliare il trattamento più idoneo. Nelle infiammazioni acute potrà consigliare appositi colluttori, o in alternativa un rimedio casalingo a base di acqua ossigenata allungata con acqua naturale, da usare per risciacqui orali senza ingerire (in alternativa si può utilizzare della semplice acqua salata). Quando l’emorragia è piuttosto cospicua, può essere arrestata immergendo una garza in acqua molto fredda, per poi applicarla sulla gengiva sanguinante mantenendo una pressione costante per qualche minuto. Durante i successivi spazzolamenti andrà usata particolare accortezza, sfruttando soprattutto l’azione igienizzante dei meno traumatici risciacqui. Va comunque evitato l’utilizzo di colluttori commerciali a base di alcol.
Come prevenire il sanguinamento gengivale.
Rimuovere giornalmente la placca batterica con lo spazzolino, filo interdentale e scovolini
.
Per una igiene dentale corretta sono necessari diversi minuti di spazzolamento (minimo 2) e
lo spazzolino va sostituito massimo ogni 3 mesi
Rimuovere il tartaro periodicamente dal vostro dentista di fiducia (ricordiamo che la rimozione del tartaro deve essere eseguita da un igienista e non è possibile intervenire da soli in quanto spazzolino e filo non sono in grado di rimuoverlo).