Una domanda molto frequente dei nostri pazienti è relativa alla sostituzione delle vecchie otturazioni “grigie”. Negli anni passati, infatti, questa tipologia di otturazione era quelle destinata a resistere più a lungo nonostante presentasse l’inconveniente di essere davvero antiestetica. Fortunatamente, i progressi in ambito dentistico hanno dato una svolta in questo senso proponendo nuovi materiale in resina composita. Ma è possibile scegliere tra otturazioni grigie o bianche? Cerchiamo di chiarire tutte le differenze nel nostro articolo di oggi.
Otturazioni dentali: i materiali
Iniziamo con il dire che, ad oggi, sono veramente pochi i dentisti che utilizzano ancora la cosiddetta “piombatura” e tantomeno i pazienti che la accetterebbero.
La prima differenza che va sottolineata è relativa al materiale di cui sono fatte le otturazioni: l’otturazione grigia o piombatura è l’amalgama d’argento, mentre i materiali bianchi sono delle resine composite.
Ciò detto, mentre l’amalgama è grigia, i compositi, se usati correttamente, possono riprodurre la parte mancante di dente in maniera assolutamente invisibile.
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Un’altra differenza tra le 2 tipologie di otturazione è che l’amalgama non aderisce chimicamente al dente ma è soltanto incastrata nel dente. Il materiale, in forma morbida quando viene applicato, si indurisce nel giro di una decina di minuti, potendo così rimanere in sede. Per poterlo lucidare è necessario attendere 24 ore, per cui è necessario un secondo appuntamento di rifinitura.
I compositi, invece, aderiscono al dente anche a livello chimico, con legami tra gli appositi adesivi e la sostanza minerale di cui sono fatti i denti. Questo vuol dire che i compositi possono essere incollati al dente anche senza una forma ritentiva della cavità, per cui si può conservare molto più dente sano quando si rimuovono le carie, non essendo necessario scavare alla base.
Otturazioni grigie: vantaggi e svantaggi
Focalizzandoci in particolare sulle amalgame, possiamo affermare che duravano e durano ancora oggi in media più dei compositi. Questo perché quando l’otturazione bianca perde il suo legame col dente sui contorni dell’otturazione, l’infiltrazione progredisce molto più rapidamente (quando il sigillo sui margini delle otturazioni in composito diventa troppo impreciso e si infiltra, quindi, la ricostruzione va sostituita).
Tra gli svantaggi possiamo sicuramente inserire:
- Il materiale metallico molto duro che, per le caratteristiche delle cavità in cui viene inserito, tende a esercitare un “effetto cuneo” nel dente, creando forze che in seguito a migliaia di cicli di masticazione possono portare alla formazione di crepe nel dente, che a volte si estendono fino al nervo, rendendo necessaria una devitalizzazione, perché diventa impossibile masticare senza sentire scosse sul dente incrinato.
- La presenza di mercurio che crea non poche preoccupazioni. La verità è che quando le amalgame sono in forma rigida in bocca si consumano ad un ritmo veramente blando. Quando le amalgame vengono rimosse si deve evitare di far ingerire o inalare al paziente la polvere, per cui si deve usare obbligatoriamente la diga di gomma.
Per concludere, dunque, a chi ci chiede se sia necessario sostituire le otturazioni grigie, rispondiamo di no! Non è necessario se non per un fattore puramente estetico. Magari per le prossime, optate per quelle bianche!
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