Quale differenza esiste?
Nel parlare dell’implantologia molte volte si sente parlare di implantologia a carico immediato e differito, ma non sempre se ne conosce la differenza.
Scopriamola insieme in questo articolo!
Ricorrere all’implantologia
Molto spesso per sopperire alla mancanza di uno o più denti si ricorre all’implantologia. Un ipianto dentale sostituisce la radice del dente mancante. È realizzato in lega di titanio secondo peculiarità precise. Se le dimensioni dell’osso mascellare ricevente non sono adeguate, è possibile attuare una serie di misure affinché sia possibile comunque inserire un impianto. Un moncone, che funge da base per una protesi viene inserito nell’impianto al momento dell’applicazione dell’impianto stesso oppure in un secondo momento, dopo un periodo di guarigione.
Carico immediato …
Nel caso di un’intervento a carico immediato in 24 o 48 ore vengono consegnate alcune corone provvisorie fisse avvitate sugli impianti inseriti. L’impianto provvisorio consente di portare avanti una vita normale, con il solo divieto di masticare cibi troppo duri nei primi tempi. L’applicazione della protesi definitiva avviene circa dopo 6 mesi. Essa ripristina a tutti gli effetti la situazione funzionale del cavo orale e dona un sorriso sano e nuovo molto simile ai denti naturali già presenti. I requisiti essenziali per subire un intervento di questo tipo sono una discreta qualità ossea, un’adeguata quantità di osso in cui inserire gli impianti e dare loro stabilità e la presenza di apprezzabile quantità di gengiva aderente. Mentre in passato è stato uno dei più grossi problemi dell’implantologia, nel caso di base ossea insufficiente, ad oggi, sono possibili molte alternative.
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… carico differito
Differentemente, nel caso di un carico differito vengono inseriti degli impianti sommersi sotto la gengiva in attesa dei tempi dell’unione tra un osso e un impianto artificiale senza tessuto connettivo apparente tramite l’osteointegrazione. Non potranno, quindi, essere subito caricati con nuove corone. Bisogna pazientare un po’ e indossare per un periodo di 6-8 mesi una protesi mobile in sostituzione dei denti mancanti. Una volta terminato questo periodo di tempo d’attesa si ottiene la riabilitazione funzionale ed estetica del sorriso. Quindi, l’implantologia a carico differito è la tecnica tradizionale che prevede di fissare la corona sugli impianti solo ad avvenuta l’osteointegrazione. Mediamente per inserire gli impianti nell’arcata superiore occorrono 5-6 mesi dall’intervento, 3-4 mesi per gli impianti inseriti nell’arcata inferiore. L’inconveniente è che, in questi arco di tempo, il paziente è costretto a portare protesi rimovibili o a rimanere senza denti.
Il consigliere migliore
A seconda delle esigenze del paziente e all’entità del problema dentale da risolvere chi può dare il giusto consiglio è il dentista. Spetta a lui la scelta tra carico immediato e differito una volta eseguito tutti i controlli del caso.
Mantenimento e durata
Non è possibile fare un calcolo preciso della durata di un impianto. Tutto dipende dalla valutazione dei fattori di rischio di ogni singolo paziente. La letteratura scientifica riporta pubblicazioni che attestano il corretto funzionamento di protesi su impianti per un tempo medio di 10/15 anni superiore al 95% dei casi. Per una durata più lunga possibile è importante curare la corretta igiene dell’impianto sia domiciliare che professionale. Se non si procede ad un corretto mantenimento, infatti, si rischia di dover sostituire l’impianto dopo pochi anni. Per questo motivo uno scrupoloso mantenimento igienico orale dopo l’implantologia è la chiave del successo a lungo termine. Le soluzioni protesiche vanno sempre valutate caso per caso.
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