L’importanza del filo interdentale

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Perchè usare il filo interdentale?

Negli strumenti dell’ottima igiene dentale quotidiana non può mancare il filo interdentale. Tutti sanno della sua esistenza, pochi ne fanno uso e altrettanti pochi sanno utilizzarlo nel modo migliore.

Scopriamo insieme perchè e come utilizzarlo.

Non solo spazzolino 

Molti pensano erroneamente che basti spazzolare i denti per tenere sotto controllo i batteri. Non è così! I denti sono solo il 25% del cavo orale, perciò se l’igiene orale si limita solamente alla parte dentaria si tralasciano altre parti altrettanto importanti. Tutti i dentisti raccomandano di curare altrettanto meticolosamente le gengive e tutte le zone difficili da raggiungere. Oltre allo spazzolino, infatti, nell’igiene orale quotidiana di tutti non possono mancare collutorio, filo interdentale e scovolino.

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Cos’è il filo interdentale?

Si tratta di un sottile filo di nylon o di seta, cerato oppure non,usato per asportare la placca batterica e le particelle di cibo tra un dente e l’altro e intorno al margine della gengiva. Il filo interdentale dovrebbe essere usato insieme allo spazzolino per togliere i residui di cibo e le incrostazioni di tartaro. Bisogna stare attenti a non danneggiare il margine gengivale perché si possono causare piccole ferite sanguinanti.  Si contrappongono due scuole di pensiero sul momento migliore in cui farne uso. Secondo alcuni è meglio utilizzarlo prima dello spazzolino, così che il dentifricio raggiunga anche le fessure tra i denti. Secondo altri, invece, bisogna usarlo dopo essersi puliti i denti con lo spazzolino. Ad ogni modo è necessario utilizzare il filo interdentale con regolarità e in modo adeguato.

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L’utilizzo migliore del filo

Per eliminare la placca batterica in maniera adeguata e mantenere la salute della bocca è necessario utilizzare in modo appropriato il filo interdentale. Esistono precise procedure da eseguire. Per prima cosa bisogna prendere una quantità abbondante di filo (si consiglia circa 45 cm) ed avvolgerne le estremità intorno a un dito di ciascuna mano. Non si deve mai usare due volte lo stesso segmento di filo, perchè sulla superficie rimangono attaccati pezzetti di cibo e di placca. Per questo motivo, non è affatto igienico riutilizzare lo stesso filo. Tenendolo teso, lo si infila delicatamente nello spazio tra i denti fino al margine della gengiva. Si sfrega il filo sui lati di ciascun dente con un movimento dall’alto in basso e viceversa. Bisogna fare molta attenzione quando si eseguono queste procedure per evitare di creare lesioni alla gengiva.

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Si consiglia di farne uso solo a partire dai 10 anni, perchè a questa età i denti da latte sono stati sostituiti da quelli permanenti.

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Quando non utilizzare il filo

E’ sconsigliato l’utilizzo in caso di impedimenti anatomici dentali, perchè questo strumento potrebbe causare traumi e piccole ferite alle gengive. Ciò vale per chi ha spazi interdentali molto stretti: di conseguenza è necessario optare per modelli molto più leggeri e delicati. In genere sulle confezioni sono riportate le caratteristiche del prodotto.

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Non si deve mai usarlo nei 5-7 giorni che susseguono l’estrazione un dente, perché l’area in questione è gonfia, sensibile, dolorante e sanguina facilmente. In questi casi bisogna fare attenzione anche con lo spazzolino, perché può provocare a sua volta sanguinamenti e irritazione delle gengive.

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