Sono molte le persone che vogliono sapere quando è necessario devitalizzare un dente. Questo perché la devitalizzazione si presenta come una soluzione sempre più utilizzata in caso di carie diffuse e non solo. Per capire quando devitalizzare un dente è importante andare a comprendere meglio quali sono le caratteristiche di questo intervento.
Cos’è la devitalizzazione e a cosa serve
La devitalizzazione, nota anche come trattamento di canalizzazione, è una procedura che viene eseguita per trattare un dente con una carie, una lesione o una rottura. Si tratta di un’operazione chirurgica che viene eseguita per rimuovere la polpa interna del dente e sostituirla con un materiale di riempimento.
Per comprendere quando devitalizzare un dente, è necessario sapere che la devitalizzazione è un modo efficace per donare sollievo ad un paziente che ha uno o più denti con la polpa parecchio infiammata o che ha subito danni. Questi ultimi possono essersi presentati successivamente ad un trauma o alla diffusione di una carie profonda che ha intaccato appunto la polpa del dente in oggetto.
Come si effettua la devitalizzazione
Prima di spiegare quando devitalizzare un dente, è utile dire che la devitalizzazione è un’operazione che prevede l’apertura del dente e la successiva rimozione della polpa dentale. Durante questa operazione il dentista usa strumenti speciali che, oltre a rimuovere la polpa, possono essere anche utili per rimuovere la carie.
Questa terapia odontoiatrica conservativa va a toccare il dente in profondità e, oltre a rimuovere la polpa compromessa o infiammata, rimuove anche i vasi sanguigni e i nervi del dente. In questo modo il dente non è più vitale, pertanto non può più causare dolore.
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Una volta che la polpa sarà stata rimossa insieme a vasi e nervi, il dentista riempirà il dente con un materiale sicuro e biocompatibile. Il professionista si occuperà inoltre di pulire adeguatamente il dente e tutto il suo canale radicolare al fine di eliminare completamente batteri e/o parti di carie. Infine, il dentista sigillerà il dente con una capsula. In genere tutta la procedura dura circa due ore o al massimo tre.
La durata del dente devitalizzato
In ogni eventualità è l’odontoiatra a dire quando devitalizzare un dente: a seconda dell’effettiva condizione della polpa deciderà il da farsi e lo comunicherà al paziente. È utile sapere inoltre che statistiche recenti affermano che il 90% dei denti senza vita, e quindi devitalizzati, può durare nella propria posizione per 8-10 anni circa. In alcuni casi il dente resta intatto e stabile anche per tutta la vita del paziente in oggetto. La durata aumenta soprattutto quando il dente viene protetto con la capsula.
Devitalizzare un dente fa male?
Anche se si tratta di un’operazione chirurgica, durante la devitalizzazione il paziente non sente dolore. Questo perché, prima di eseguirla, il dentista si occuperà di anestetizzare l’area intorno al dente da sottoporre alla terapia.
Ovviamente, dopo che l’effetto dell’anestesia locale sarà svanito, il paziente potrà sentire qualche lieve fastidio. Nelle successive 24/48 ore potrebbe riscontrare disturbi più invasivi, come gonfiore e dolore. Questi disturbi, che non sempre si verificano, potrebbero essere scaturiti dai materiali usati durante la terapia. Sarà il dentista stesso a prescrivere al paziente i medicinali necessari (analgesici e/o antibiotici).
Tu che vuoi sapere quando devitalizzare un dente dovresti anche considerare che un dente devitalizzato risulta molto più fragile rispetto agli altri. Proprio per questo il paziente deve prestare attenzione soprattutto durante il lavaggio dei denti. Dopo l’intervento dovrà spazzolare con delicatezza il dente che ha subito la devitalizzazione.
Riassumendo: quando devitalizzare un dente?
Come abbiamo detto in precedenza, un dente può essere devitalizzato se sono presenti danni o forti infiammazioni alla polpa, che possono essere scaturiti da una carie o da una lesione. È importante sapere che l’odontoiatra può decidere di procedere alla devitalizzazione anche in caso di accentuata ipersensibilità, soprattutto se questa influenza negativamente la quotidianità del paziente.
Se ti chiedi ancora quando devitalizzare un dente, sappi che il professionista può optare per questa soluzione anche nei casi in cui è necessario incapsulare i denti. Questo permetterà di evitare che eventuali dolori possano richiedere la rimozione della capsula in un secondo momento.
Devitalizzazione oppure otturazione?
Il dentista decide quando devitalizzare un dente e quando invece può bastare la semplice otturazione dello stesso. Entrambe sono terapie odontoiatriche conservative, ma la devitalizzazione è sicuramente la procedura più invasiva. Infatti, mentre questa operazione prevede la rimozione della polpa dentale, l’otturazione prevede solamente il riempimento di una cavità.
Da questo si capisce che il dentista potrebbe raccomandare un’otturazione solo se il dente è leggermente danneggiato e se la polpa non sta creando problemi o forti dolori. Quando il danno è grave, la devitalizzazione è quasi sempre la scelta migliore. Questa terapia può infatti aiutare a prevenire altri danni al dente e la necessità di un’estrazione.
Quando devitalizzare un dente: alcune conclusioni
Se al momento hai dolore, ipersensibilità o altri disturbi per i quali vuoi comprendere se è necessaria la devitalizzazione, puoi affidarti al nostro studio dentistico a Salerno. Affidandoti a noi potrai avvalerti del supporto di un dentista qualificato che si occuperà di visitarti e di dirti quando devitalizzare un dente e quando invece è più opportuno adottare altre soluzioni. Non esitare a contattarci per fissare subito una prima visita.