L’alitosi — comunemente nota come cattivo alito — è un disturbo tanto diffuso quanto sottovalutato. Può influenzare la qualità della vita, minare l’autostima e rendere difficili le relazioni sociali o professionali. Tuttavia, comprendere le cause dell’alitosi è il primo passo per prevenirla in modo efficace e duraturo.
Cosa causa l’alitosi
Nella maggior parte dei casi, l’alitosi origina all’interno della bocca. I principali responsabili sono i batteri anaerobi che proliferano sulla lingua, tra i denti e nelle tasche gengivali, producendo composti solforati volatili (VSC), i principali responsabili dell’odore sgradevole.
Tra le cause più comuni troviamo:
Scarsa igiene orale: residui di cibo e placca batterica che si decompongono.
Malattie gengivali: gengiviti e parodontiti, che provocano infiammazione e odori forti.
Secchezza della bocca (xerostomia): dovuta a ridotta produzione di saliva, uso di farmaci o respirazione orale.
Alimentazione: cibi come aglio, cipolla, caffè e alcol possono peggiorare l’alito.
Fumo: altera l’equilibrio batterico del cavo orale e riduce la capacità di autodepurazione della saliva.
Protesi o apparecchi dentali mal puliti: che possono trattenere residui e batteri.
Condizioni sistemiche: in rari casi, patologie come il diabete, infezioni respiratorie o disturbi gastrointestinali possono causare alitosi persistente.
L’importanza della lingua
Uno dei luoghi dove si accumulano più batteri è il dorso della lingua, in particolare nella parte posteriore. Una pulizia regolare con uno spazzolino a setole morbide o uno scraper linguale (raschietto per la lingua) può ridurre fino al 70% dei composti responsabili del cattivo odore.
Strategie efficaci per prevenire l’alitosi
1. Mantenere una buona igiene orale
Spazzolare i denti almeno due volte al giorno, utilizzando un dentifricio con fluoro e possibilmente antibatterico. Non dimenticare il filo interdentale o gli scovolini, essenziali per rimuovere la placca negli spazi dove lo spazzolino non arriva. Dopo ogni pasto, può essere utile un collutorio con clorexidina a basso dosaggio, zinco o oli essenziali antibatterici (come il mentolo o l’eucalipto).
2. Idratarsi regolarmente
La saliva è la difesa naturale della bocca: neutralizza gli acidi e rimuove batteri e residui. Bere almeno 1,5–2 litri d’acqua al giorno è essenziale per mantenerne un flusso costante. Evita bevande zuccherate e alcoliche che, al contrario, disidratano.
3. Alimentazione equilibrata e sana
Una dieta bilanciata aiuta anche la salute del respiro. Alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni) contrastano la proliferazione batterica. Le mele, carote e sedano crudi favoriscono la pulizia meccanica dei denti.
Al contrario, un consumo eccessivo di proteine o cibi grassi può alterare la flora batterica orale e peggiorare l’alito.
4. Evitare fumo e alcol
Il fumo non solo impregna i tessuti orali, ma danneggia le gengive e riduce l’ossigenazione dei tessuti, creando un ambiente ideale per i batteri anaerobi. L’alcol, invece, favorisce la secchezza della bocca. Rinunciare a entrambi è una scelta vincente non solo per l’alito, ma per la salute generale.
5. Effettuare visite regolari dal dentista
Un controllo professionale ogni sei mesi permette di rimuovere tartaro, placca e individuare precocemente gengiviti o carie, spesso silenziose ma causa diretta di cattivo odore. In alcuni casi, il dentista può consigliare un’igiene professionale più frequente o test specifici per analizzare i batteri responsabili dell’alitosi.
6. Igiene della lingua e della protesi
Chi porta protesi mobili deve pulirle quotidianamente, anche con soluzioni disinfettanti specifiche. È altrettanto utile dedicare qualche secondo alla pulizia della lingua, che spesso è il principale “magazzino” di batteri maleodoranti.
Quando l’alitosi è segno di altro
Se il cattivo alito persiste nonostante una buona igiene orale, è importante consultare il dentista o il medico. Alcune patologie che possono provocarla includono:
Diabete non controllato: l’alito può assumere un odore di acetone.
Reflusso gastroesofageo o problemi digestivi.
Tonsilliti croniche o sinusiti.
Disturbi epatici o renali, che modificano la composizione dell’aria espirata.
Una diagnosi corretta è fondamentale per evitare trattamenti inutili e risolvere la vera causa.
Conclusione
L’alitosi non è solo un fastidio, ma spesso un segnale che qualcosa nella bocca — o nel corpo — richiede attenzione. Con abitudini quotidiane corrette, controlli regolari e una buona idratazione, è possibile mantenere un alito fresco e una bocca in salute.
Un piccolo impegno quotidiano che può cambiare radicalmente il modo in cui ci relazioniamo con gli altri
FAQ
Ogni quanto dovrei andare dal dentista per prevenire l’alitosi?
Almeno due volte l’anno per una pulizia professionale e un controllo completo dello stato di salute orale.
Gli integratori alimentari aiutano contro l’alitosi?
Alcuni integratori a base di clorofilla, zinco o probiotici orali possono contribuire a riequilibrare la flora batterica, ma vanno assunti solo dopo consulto con il dentista o il medico.
L’alitosi può essere legata allo stomaco?
Sì, ma in una minoranza di casi. Spesso si tratta di reflusso gastroesofageo o di problemi digestivi che vanno trattati con l’aiuto di un gastroenterologo.
Masticare gomme è utile?
Le gomme senza zucchero, soprattutto se contengono xilitolo, stimolano la produzione di saliva e aiutano a neutralizzare temporaneamente gli odori.
Qual è il modo più rapido per migliorare l’alito?
Pulire accuratamente lingua e denti, bere acqua e, se necessario, utilizzare un collutorio antibatterico consigliato dal proprio dentista.
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