Complicanze degli impianti dentali: quali possono essere

complicanze degli impianti dentali

Molti pazienti sono letteralmente terrorizzati all’idea di dover mettere un impianto dentale. Più che il timore dell’intervento in sé, i pazienti sono preoccupati dalle possibili complicanze che ci possono essere dopo l’intervento. La paura più diffusa è infatti quella di perdere l’impianto per rigetto o allergia, o quella di considerare l’implantologia dentale dolorosa o di gonfiare e riportare sul viso antiestetici ematomi o lividi. Bene! Oggi ci preme spiegarvi quali possono essere le complicanze degli impianti dentali. Questo vi aiuterà ad affrontare con serenità questo tipo di intervento e tornare a sorridere e masticare al meglio!

Cos’è un impianto dentale

Iniziamo con il dire che l’impianto dentale è una piccola vite in titanio fissata chirurgicamente all’osso mascellare e/o mandibolare per sostenere un dente artificiale. Una volta installata, è possibile montare uno o più denti sostitutivi sull’impianto. Gli impianti dentali hanno un alto tasso di successo, ma alcune persone possono sperimentare un fallimento: si stima che circa il 5-10 percento degli impianti dentali fallisca, poco dopo la procedura, o alcuni mesi o anni dopo. Sono numerosi sono i fattori che possono influenzare il successo di un impianto dentale. In particolare:

  • Malattia gengivale: le gengive sane sono un criterio di elezione imprescindibile per la chirurgia implantare. Un’infezione non trattata potrebbe svilupparsi attorno all’impianto e portare al suo fallimento.
  • Fumo: anche il fumo può causare il fallimento dell’impianto dentale perché limita il flusso sanguigno alle gengive, rallentando il processo di guarigione.
  • Osso insufficiente: una procedura di successo dipende anche dalla presenza di osso sufficiente per supportare l’impianto. In mancanza di una certa quantità di osso sano, il dentista non può posizionare chirurgicamente l’impianto e potrebbe essere necessario ricorrere all’innesto di osso sintetico.

cos e l'impianto dentale

Il rigetto in implantologia

Come avrete notato leggendo l’articolo, abbiamo parlato di fallimento di un impianto dentale, non di rigetto. Perché? Il rigetto degli impianti non esiste. Per capirci: il rigetto si ha quando il sistema immunitario di un paziente che è stato sottoposto a un trapianto attacca il nuovo organo, riconoscendolo come estraneo all’organismo. Quindi si può parlare di rigetto quando vi è un trasferimento di un organo da un individuo a un altro o all’interno dello stesso individuo se gli antigeni non vengono riconosciuti. Ciò non può avvenire contro un impianto perché non è un tessuto vivente con i propri antigeni, ma una vite di titanio, per definizione è un materiale inerte, soprattutto se di prima qualità.

Detto questo, l’insuccesso implantare si definisce come perdita precoce o tardiva. In media la percentuale di successo è del 97%, ma un chirurgo esperto con impianti di prima qualità può arrivare anche vicino al 99%.

Dunque, l’insuccesso degli impianti dentali è quindi molto raro. Quando succede, può dipendere da una delle cause elencate in precedenza.

Quali sono le complicanze degli impianti dentali

Una reale complicanza dell’impianto dentale, poco conosciuta dai pazienti, è la perimplantite o malattia perimplantare. Con questo termine si indica un processo infiammatorio che colpisce i tessuti attorno all’impianto, con probabile origine batterica. Esso inizia a livello superficiale coinvolgendo il tessuto gengivale che si presenta infiammato, arrossato e dolorante con sanguinamento più o meno accentuato, anche spontaneo.

Accade più spesso nei pazienti che non si presentano ai controlli e che non seguono una corretta igiene orale e, se non si interviene tempestivamente rivolgendosi al dentista, questa infiammazione andrà a progredire in profondità coinvolgendo anche il tessuto osseo in cui l’impianto è osteointegrato. In questa fase potrebbe insorgere anche la presenza di pus con cattivo gusto in bocca. Una volta coinvolto il tessuto che dà supporto all’impianto, questo non avrà più stabilita, fino a portare alla sua perdita. Una volta perso l’impianto, tutto il tessuto osseo attorno all’impianto potrebbe essere stato danneggiato dall’infezione e quindi rendere molto difficoltoso l’inserimento di nuovi impianti se non ricorrendo a rigenerazioni ossee, con costi maggiori e tempi di guarigione allungati.

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In ogni caso, se scoperta precocemente quando è coinvolto solo il tessuto molle superficiale, la perimplantite può essere curata tramite pulizia professionale e decontaminazioni dei solchi, anche con l’ausilio del laser e con le corrette manovre di igiene domiciliare spiegate dall’igienista.

Evitare le complicanze degli impianti dentali

Anzitutto è buona norma affidarsi sempre a professionisti specializzati e non fidarsi troppo di chi offre prezzi scontatissimi, perché potrebbe accadere che ciò sia dovuto all’utilizzo di marche implantari economiche oppure a operatori che badano più alla quantità degli interventi eseguiti che alla loro qualità.

Per ridurre al minimo le complicanze post operatorie occorre seguire scrupolosamente le istruzioni di igiene domiciliare e la terapia farmacologica prescritta, ma soprattutto astenersi dal fumo. È fondamentale seguire i richiami di detartrasi e controlli periodici, perché così si può prevenire l’insorgenza della perimplantite o almeno diagnosticarla precocemente, mettendo in atto le manovre necessarie.

Rischi dell’implantologia

Superati questi scogli e assodata la quasi totale riuscita degli impianti dentali, vogliamo rassicuravi sull’intervento.

Per inserire impianti dentari occorre sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico assolutamente indolore. Durante l’operazione non si prova dolore, perché prima dell’intervento viene eseguita una anestesia locale. Per qualsiasi minimo fastidio, anche in corso d’opera si può sempre aumentare la dose di anestetico. Se si è un po’ agitati, inoltre, si può ricorrere alla sedazione cosciente con il protossido d’azoto. Questa, oltre a garantire una sensazione di rilassamento, dà una minor percezione di quello che sta accadendo. Si può avvertire un po’ di fastidio subito dopo l’intervento, quando inizia a passare l’anestesia locale. Per questo motivo dopo l’intervento è opportuno somministrare subito un antinfiammatorio, che avrà un’azione di prevenire l’insorgenza del dolore e soprattutto l’infiammazione.

Alcuni pazienti hanno timore che dopo l’intervento chirurgico si possano manifestare emorragie. Si tratta di un evento raro e, in ogni caso, non grave. Anche in pazienti che fanno uso di anticoagulanti, le moderne tecniche di implantologia utilizzate permettono un intervento davvero mininvasivo.

Conclusioni

Se provate dolore nei giorni immediatamente successivi all’intervento, è del tutto normale. La gengiva può essere un po’ gonfia e dolorante, soprattutto dove è stata eseguita l’anestesia e dove sono stati posizionati i punti. Si può percepire per circa 4-7 giorni una sensazione di gonfiore o indolenzimento.

La zona va tenuta pulita utilizzando sciacqui con un collutorio contenente clorexidina. Una volta rimossi i punti verranno spiegate le manovre di igiene domiciliare che andranno scrupolosamente seguite. Inoltre occorre astenersi dal fumo o ridurlo veramente al minimo, in quanto estremamente dannoso per l’osteointegrazione e spesso anche causa di infiammazione e dolore.

Per tenere sotto controllo il dolore post operatorio è fondamentale seguire la terapia antinfiammatoria e antibiotica.

Raramente, se insorgono infezioni (soprattutto nei grandi fumatori che non seguono il consiglio di ridurre drasticamente il fumo oppure in chi non segue scrupolosamente la terapia farmacologica prescritta) ci può essere dolore a distanza di 2-3 giorni dall’intervento. In questo caso occorre subito rivolgersi al medico, che prescriverà la terapia adeguata, in modo da evitare danni agli impianti e far scomparire i sintomi dolorosi entro 12-24 ore.

Come potete vedere, non c’è bisogno di preoccuparsi se dovete sottoporvi ad un intervento di implantologia. Il nostro consiglio, però, è quello di affidarvi a professionisti esperti, meglio se specializzati nel campo, in strutture che abbiano a disposizione le necessarie attrezzature per offrire le più recenti e innovative tecniche.

Se state cercando un dentista a Salerno e provincia per un intervento di implantologia dentale, vi invitiamo a raggiungerci presso il nostro studio in via Campo, 16 a Giffoni valle Piana (SA) oppure a chiamarci ai numeri 089.86.84.53 oppure 328.15.84.036 per fissare un appuntamento.

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