Bite dentale: a cosa serve?

Si sente spesso parlare di bite dentale, ma non tutti sanno di cosa si tratta e a cosa serve esattamente. Andiamo a vedere con cosa abbiamo a che fare e quali sono le caratteristiche e funzionalità di questo prodotto.

Bite per i denti, di cosa si tratta

Il bite dentale si presenta come una sorta di mascherina trasparente realizzata in resina acrilica. È simile agli allineatori trasparenti, ma si tratta di uno strumento diverso che può rivelarsi utile per chi necessita di risolvere eventuali problemi all’apparato masticatorio, correlati a:

  • dislocazione della mandibola,
  • digrignamento dei denti,
  • russamento,
  • malocclusione.

Questa mascherina dev’essere posizionata tra le due arcate dentarie. Può essere usata di giorno e durante la notte e seguendo le indicazioni del dentista. Esistono differenti tipi di bite tra i quali il professionista sceglierà il più adatto considerando le problematiche del paziente. Proprio come un apparecchio ortodontico, il bite dentale aiuta non solo a risolvere determinate problematiche, ma anche a prevenirne altre.

bite dentale

I diversi tipi di bite dentale

Il bite per i denti è disponibile in diverse tipologie, le quali possono essere suddivise in tre categorie principali: bite personalizzati, preformati e automodellanti. I primi vengono realizzati su misura: il dentista si occupa di prendere le impronte e di fornire al paziente un bite progettato appositamente per le sue arcate dentali. Quelli preformati, detti anche preconfezionati, si presentano come placche in resina caratterizzate da dimensioni e forme standard.

I bite automodellanti sono sempre realizzati in resina. Questo tipo di bite dentale si presenta come una mascherina termoplastica che, una volta indossata, è capace di adattarsi alle arcate dentali dell’utilizzatore.

Le funzionalità di questo strumento

Entrando più nel dettaglio, è utile dire che il bite dentale viene quasi sempre usato come prima opzione per risolvere eventuali patologie masticatorie. È una soluzione da adottare quando un paziente soffre di qualche disturbo all’apparato stomatognatico, di cui fanno parte gengive, denti, mascella, epitelio, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli della masticazione e nervi. Utilizzando il bite è possibile trattare in modo semplice delle condizioni che possono provocare altri disturbi invalidanti o comunque influenzare negativamente la salute dei denti.

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I casi in cui è utile usare il bite dentale

Il russamento è un disturbo che affligge in maniera cronica circa il 45% degli uomini e il 28% delle donne. Uno dei fattori in grado di scatenarlo è la malocclusione dentale. Il bite si presenta come il migliore alleato in queste situazioni.

Il bruxismo è un’altra delle problematiche in cui il bite dentale può fare una positiva differenza. Questo disturbo si verifica spesso durante la notte, ma anche nelle ore diurne: il soggetto che ne soffre tende a serrare e a digrignare i denti in maniera involontaria. Contrastare questo disturbo è fondamentale. Infatti, se non si agisce, lo smalto finirà per rovinarsi prima del previsto. Questo comporterà un aumento della sensibilità a caldo e freddo e del rischio di carie. Nei casi più gravi i denti si rompono e si può arrivare alla perdita dei denti.

Il bite è un ottimo alleato anche nei casi di dislocazione della mandibola, in quanto ne favorisce il riposizionamento. In alcune situazioni è utile persino per chi soffre di mal di schiena cronico. Questo perché il funzionamento dell’apparato masticatorio può influire sulla postura. Pertanto, chi presenta ad esempio una malocclusione dentale può notare delle conseguenze riguardanti le articolazioni e soffrire frequentemente di mal di schiena/o e mal di testa. Anche in queste situazioni il bite dentale può fare una positiva differenza.

Quale bite scegliere?

Come anticipato, esistono i bite personalizzati, ovvero quelli realizzati su misura dal dentista. Ci sono quelli termoplastici e automodellanti, e poi ci sono quelli preformati che presentano forme e dimensioni standard. Nella maggior parte dei casi quelli personalizzati sono i migliori. Sono anche i più costosi ma, considerando che vengono realizzati appositamente per il paziente, per i suoi disturbi e per le caratteristiche delle sue arcate dentarie, non possono che rivelarsi i più ottimali.

Quelli preformati e gli automodellanti sono quelli più indicati per i trattamenti di breve durata. Sono meno cari e si possono trovare anche in farmacia. È importante considerare che devono essere acquistati solo se è il dentista a consigliarli. Infatti questi prodotti possono scatenare problemi di occlusione, ai muscoli e persino alla postura. In alcune situazioni possono altresì provocare un negativo spostamento dei denti. Per tutte queste ragioni è sempre necessario consultare il dentista prima di acquistare un bite dentale.

Il supporto dei professionisti

Più nello specifico, si dovrà fare riferimento ad uno gnatologo: questo specialista vanta competenze specifiche e può individuare le problematiche riguardanti le articolazioni della bocca e gli organi connessi. Dopo aver portato a termine tutti gli esami del caso, lo gnatologo potrà effettuare una diagnosi accurata e delineare il tipo di trattamento.

Dopo aver valutato i disturbi e le cause, il professionista potrà suggerire l’acquisto di un bite dentale preformato o automodellante per un trattamento di breve durata. Successivamente potrà dare al paziente indicazioni personalizzate da seguire scrupolosamente, per quanto riguarda l’uso e la manutenzione. In alternativa potrà creare un bite su misura, studiato per risolvere eventuali problemi di russamento, malocclusione, dislocazione mandibolare, etc.

Un bite per ogni problematica

Questo strumento terapeutico può avere differenti caratteristiche a seconda della tipologia di disturbo da trattare. Ad esempio, il bite dentale personalizzato e progettato per evitare il russamento è composto da due mascherine uguali. Il loro utilizzo porta la mandibola a posizionarsi correttamente, così da evitare le ostruzioni dell’aria che provocano il disturbo. Quelli per il bruxismo sono caratterizzati da una sola placca che va posizionata sull’arcata superiore. Essa permette di rilassare la muscolatura e di evitare di digrignare i denti.

Bite dentale: alcune conclusioni

Come abbiamo potuto vedere, il bite dentale è uno strumento funzionale ed efficace, utile per pazienti che hanno determinate tipologie di disturbi. Può dare una mano nella risoluzione di specifici problemi e rivelarsi l’opzione ideale per tantissime persone. Se vuoi sapere di più su questo interessante strumento, non esitare a contattarci e a fissare un appuntamento. Potremo verificare lo stato di salute del tuo cavo orale e proporti la soluzione più ottimale.