Il tartaro è uno dei fastidi più frequenti e diffusi tra i pazienti di uno studio dentistico. Risolvere il problema è piuttosto semplice e non richiede un impegno difficoltoso. Ci teniamo però a spiegarvi come togliere il tartaro dai denti poiché la vera criticità è il suo deposito. Nel tempo, infatti, questo può portare a patologie anche abbastanza serie. Non a caso, il tartaro viene definito il nemico invisibile! Scopriamo insieme perché…
Come rimuovere il tartaro dai denti?
Iniziamo con il dire che per prevenire le malattie che interessano il cavo orale, la raccomandazione più importante dei dentisti è l’igiene orale quotidiana. Nel caso specifico, al fine di evitare residui di tartaro, è bene spazzolare accuratamente i denti con lo spazzolino e utilizzare un dentifricio al fluoro almeno 2 volte al giorno. A ciò, è utile abbinare il filo interdentale, lo scovolino, sciacqui con olio di semi di girasole o di lino oppure con del bicarbonato, che dovrebbero riuscire ad ammorbidire e sciogliere il tartaro. Nel resto dell’articolo vedremo in dettaglio quali sono i rimedi naturali per togliere il tartaro dai denti laddove non sia necessario l’intervento del dentista. Al momento, occupiamoci di conoscere meglio il nostro nemico invisibile!
Che cos’è il tartaro?
Il tartaro è un deposito calcificato composto da un mix di saliva, residui di cibo, placca batterica e sali minerali. Si deposita sui denti, rovinandone la salute ma anche l’aspetto perché crea macchie di colore bianco, giallo o marrone.
Esistono 2 tipologie di tartaro:
- tartaro sopragengivale: un deposito calcificato che si forma sulla superficie dei denti, a ridosso delle gengive;
- tartaro sottogengivale: la tipologia più fastidiosa poichè si forma al di sotto della superficie della gengiva e non è visibile.
Nonostante esistano persone più predisposte di altre allo sviluppo di tartaro sui denti, soprattutto a causa della composizione della saliva, la formazione del tartaro dipende principalmente da una cattiva o insufficiente cura orale. Ci sono comunque altre cause che concorrono alla formazione del tartaro:
- denti in soprannumero o accavallati
- scarsa salivazione
- tabagismo
- alimentazione ricca di zuccheri
- stress
Come abbiamo già specificato sopra, per prenderti cura in maniera ottimale della tua bocca, è opportuno anche fare controlli periodici dal dentista ed eseguire una pulizia dei denti professionale. Contattaci tramite il modulo qui sotto per richiedere informazioni o prenotare un appuntamento presso il nostro studio dentistico:
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Quali sono le principali malattie causate dal tartaro?
Le malattie provocate dal tartaro, sono tra le più diffuse del cavo orale. Ecco perché diventa necessario sapere come togliere il tartaro dai denti ed evitare risvolti severi:
- Infiammazione alle gengive
La presenza di placca batterica e tartaro può portare all‘infiammazione delle gengive, le quali sanguinano e possono causare l’insorgere della gengivite. Guarire da una gengivite è semplice e poco impegnativo. Per prima cosa bisogna rivolgersi al proprio dentista perché rimuova il tartaro, dopodiché si segue una cura farmacologica per debellare definitivamente il problema.
- Carie
La carie è una delle malattie del cavo orale più diffuse, ed è in genere dovuta alla presenza del tartaro dentale. Tale patologia comincia a formarsi al di sotto della placca, andando a perforare lo smalto fino ad arrivare alla dentina e alla polpa del dente. Se non curata può portare alla formazione di parodontite apicale, ascessi, cisti e granulomi. Mai sottovalutare il problema, pertanto. È sempre raccomandata una visita specialistica dal dentista per chiarire qualsiasi dubbio si possa nutrire nei confronti della carie.
- Alitosi
L’alitosi non è una patologia grave. Più che altro, si tratta di un disturbo molto fastidioso sotto molteplici punti di vista. Essendo causata in buona parte dal tartaro, l’alitosi può essere prevenuta eliminando quest’ultimo attraverso una seduta dal dentista e igiene orale quotidiana.
- Parodontite
La parodontite è una malattia infiammatoria che provoca la distruzione dei tessuti che sostengono il dente. La sua formazione, se non trattata, può quindi causare la caduta dei denti. Le ripercussioni sulla salute della bocca e sull’estetica del sorriso sono evidenti. Una delle cause principali dell’insorgere di una simile patologia è la presenza di tartaro e placca batterica, che favoriscono la proliferazione dei batteri all’interno delle gengive, distruggendo le cellule preposte alla riproduzione ossea. Per curare la parodontite bisogna sempre sottoporsi a sedute di detartrasi e levigatura delle radici per eliminare la presenza dei batteri. Inutile rimarcare l’importanza di una visita specialistica dal dentista per prevenirne la formazione.
Rimedi naturali per ammorbidire il tartaro
Abbiamo accennato al fatto che il tartaro si possa eliminare (o, comunque, ammorbidire) con rimedi:
- Olio di girasole: perfettamente indicato per disinfettare il cavo orale e assicurare un’adeguata pulizia della dentatura;
- Olio di sesamo: anche questo indicato per disinfettare il cavo orale;
- Bicarbonato di sodio: rimedio efficace per un breve periodo per eliminare la placca batterica e il tartaro che si depositano sui denti. Il suo intervento mira alla rimozione degli acidi nocivi e combatte la diffusione dei batteri portati dalla formazione della placca.
Ovviamente, laddove i rimedi naturali non danno risultati visibili in breve tempo, è necessario prendere un appuntamento dal dentista per sottoporsi a un trattamento di rimozione del tartaro.
Quando affidarsi ad un dentista per togliere il tartaro dai denti
Il tartaro, essendo un deposito di considerevole durezza e un potere adesivo non irrilevante, può essere rimosso solo con l’ausilio di strumenti specifici dal dentista con una procedura chiamata ablazione del tartaro, o detartrasi (detta anche pulizia dentale). Il colore del tartaro è variabile e può andare dal bianco al giallastro al marrone, fino ad arrivare al nero. La colorazione marrone deriva dai pigmenti che macchiano i denti, solitamente caffè, tè e tabacco. Il tartaro nero è sottogengivale, e il suo colore dipende dall’ossidazione dell’emoglobina contenuta nel sangue provocato da una gengivite. Le sedute di pulizia andrebbero svolte ogni 6/9 mesi massimo.
Come si può prevenire la formazione del tartaro sui denti?
L’unico modo migliore finora conosciuto per prevenire la formazione della placca batterica e del tartaro è sempre lo stesso: impegnarsi in sessioni di igiene orale corretta e costante. Bisogna lavarsi i denti dopo i pasti e utilizzare il filo interdentale per eliminare qualunque residuo di cibo sia rimasto. Si consiglia inoltre di limitare l’assunzione di cibi zuccherati e di bere molta acqua prima, dopo e durante i pasti.
Per prenderti cura in maniera ottimale della tua bocca, è opportuno anche fare dei controlli periodici dal dentista ed eseguire una pulizia dei denti professionale.
Se state cercando un dentista a Salerno e provincia per sottoporvi ad un trattamento di rimozione del tartaro, vi invitiamo a raggiungerci presso il nostro studio in via Campo, 16 a Giffoni valle Piana (SA) oppure a chiamarci ai numeri 089.86.84.53 oppure 328.15.84.036 per fissare un appuntamento.
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