Un dentifricio per ogni esigenza

Dentifricio giusto per te

Ogni dentifricio agisce in modo diverso e cura un determinato inestetismo. Scopriamo quale dentifricio utilizzare per prevenire o curare determinate patologie.

Scegliere il dentifricio

Il dentifricio è la base dell’igiene orale. Oggi esistono decine di varietà di dentifrici in commercio. Sceglierne uno potrebbe non è sempre semplice. Non c’è un dentifricio migliore in assoluto. Ma esistono diversi tipi di dentifricio per soddisfare i tuoi gusti ed esigenze. Ricorda: La marca migliore di dentifrici è quella che ti sembra più convincente ed efficace per prevenire eventuali problemi dentali. Ovviamente, puoi acquistare diversi dentifrici per soddisfare i gusti e le esigenze di tutta la famiglia. Esistono dentifrici che prevengono la placca, problemi alle gengive, carie, perdita di smalto e alito cattivo, soddisfacendo quasi tutte le esigenze di igiene orale. Inoltre, ci sono alcuni dentifrici formulati per alleviare il dolore della sensibilità dentale, e altri speciali con funzioni estetiche come l’azione sbiancante. Di seguito analizzeremo quelli più importanti e maggiormente acquistati.

Girl with toothbrush with pasta in hand smiling. Close-up.

Al fluoro – anticarie

Quasi tutti i dentifrici hanno tra il fluoro. Questo rimineralizza lo smalto dei denti e svolge un’azione antibatterica. Viene aggiunto sotto forma di sali solubili, come fluoruro sodico, potassico e stannoso. Il fluoro presente nella bocca ha la capacità di penetrare gli strati più superficiali dello smalto e legarsi agli ioni calcio che formano l’idrossiapatite, ancorandoli insieme li rende più resistenti allo sfaldamento della placca. L’utilizzo di paste dentifrice fluorate comporta una riduzione della formazione di nuove carie del 33,3% . I gel al fluoro e i dentifrici speciali con un alto contenuto di fluoruro sono particolarmente adatti alla profilassi intensiva della carie e al trattamento dei colletti sensibili. Generalmente vengono utilizzati una volta alla settimana a complemento dell’igiene orale quotidiana. In casi speciali, possono essere applicati tutti i giorni per un periodo limitato. Concordare l’uso di questi prodotti con il medico dentista o l’igienista dentale.

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Antiplacca

I dentifrici antiplacca contengono sostanze con azione antibatterica diretta o indiretta, prevenendo l’eccessivo accumulo di placca. Tra queste ricordiamo il cloruro di sodio, che stimola la produzione di saliva contenente sostanze tamponanti ed antibatteriche, lo iodio con azione antibatterica, e sali di metalli, come lo zinco, lo stagno e l’alluminio, che induce precipitazione di proteine con formazione di una pellicola protettiva sul cavo orale. Nel dentifricio antiplacca possono anche essere aggiunti enzimi, come lattoperossidasi, glucosiossidasi ed amiloglucossidasi, che ostacolano la proliferazione batterica nel cavo orale.

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Antisettici

A differenza di tutti i precedenti, quelli antisettici sono dentifrici antiplacca contenenti sostanze medicamentose o principi attivi ad azione antisettica diretta. Vengono prescritti dal dentista o dall’igienista dentale ed devono essere utilizzati secondo specifiche istruzioni per tempi limitati. L’agente chimico disinfettante ed antiplacca per eccellenza è chiamato clorexidina. Tuttavia, è raccomandabile non usare dentifrici contenenti clorexidina per periodi troppo lunghi perchè potrebbero alterare la cromia dello smalto.  Altre sostanze indicate per il controllo della placca batterica e per la cura dei problemi parodontali sono rappresentate dal triclosan, dalla sanguinaria, dal tibenzenio idouro e dai sali di ammonio quaternari.

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Dentifrici antitartaro e  sbiancanti

Ingrediente caratteristico dei dentifrici antitartaro è rappresentato dai pirofosfati, che hanno la funzione di impedire la precipitazione di sali di calcio. L’associazione tra pirofosfato e sale di calcio si è rivelata ancor più utile nel prevenire la calcificazione della placca batterica. Generalmente i dentifrici sbiancanti, invece, contengono detergenti e microsfere a bassa abrasività, che rimuovono per contatto e strofinamento le pigmentazioni esterne dei denti, causate da alimenti e bevande, fumo, placca e tartaro. In base al livello di abrasività, alcuni di questi prodotti possono essere usati quotidianamente, mentre altri devono essere alternati a dentifrici di uso comune.

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Dentifrici desensibilizzanti

Contengono perlopiù sali di fluoro e idrossiapatite, eventualmente coadiuvati da cloruro di stronzio, nitrato di potassio e zinco citrato. Anche il triclosan, oltre ad un importante azione antiplacca, viene usato con successo in presenza di gengiviti. Lo scopo di questi dentifrici è quello di rimineralizzare smalto e dentina, per rendere i denti meno sensibili al caldo, al freddo, ai dolci o agli acidi. Per sfruttare al meglio la loro azione, dopo aver effettuato la pulizia dei denti come consuetudine, si posiziona con un dito una piccola quantità di dentifricio vicino alla gengiva, schiacciandolo sul lato esterno e sul lato interno dei denti sensibili. Dopo aver lasciato agire il prodotto per qualche minuto, lo si espelle senza risciacquare.

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