Problemi di salute e denti

Bisogna combattere le patologie alla loro origine

 

Tutto ciò che accade all’interno del cavo orale può influenzare o in alcuni casi essere addirittura il segnale di una predisposizione a sviluppare certe patologie in aree anche lontane ed apparentemente non correlate ai denti.

Siete a conoscenza del fatto che una semplice carie non curata può dare origine a malattie di ogni genere che non hanno niente a che fare con i denti?

1

Scopriamo in questo articolo insieme tutte le patologie correlate in un modo o nell’altro al cavo orale.

 

Problemi alle articolazioni

I problemi che interessano il cavo orale possono ripercuotersi sulle articolazioni. Le ragioni di ciò sono essenzialmente tre:

1.I batteri presenti nella bocca possono raggiungere qualsiasi parte del corpo una volta immessi nel flusso sanguigno. Possono attaccarsi ai tendini di alcune articolazioni e provocare l’infiammazione dolorosa della tendinite, che solitamente sopraggiunge in casi di sportivi e di persone che eseguono dei movimenti ripetitivi sul lavoro. Se il riposo non basta per guarire la tendinite potrebbe esserci sotto un’infezione batterica e l’unica cura è un antibiotico.

9

2.L’assenza di alcuni denti può influire sull’insieme dell’ossatura, come in una sorta di reazione a catena. La mancanza di un dente può creare uno squilibrio in tutto lo scheletro e potrebbe provocare una tendinite o qualsiasi altro dolore articolare. La soluzione sembrerebbe essere sostituire il dente mancante.

10

Vuoi avere maggiori informazioni?

Compila il seguente modulo e ti chiameremo nelle prossime ore per offrirti una consulenza gratuita.

Autorizzo al trattamento dei miei dati personali ai sensi del D. Lgs. 196/03, Privacy Policy


3.La malocclusione dentale, cioè un problema che insorge nel momento in cui i denti vengono a contatto fra loro a bocca chiusa, può causare ripercussioni difficili come cervicale, lombalgia e addirittura emicrania o acufene. In tal caso bisogna ricorrere all’odontoiatria neuromuscolare e cercare insieme una soluzione.

11

 

Diabete

Il diabete può portare a conseguenze sulla salute dei denti e del cavo orale. Il problema è che, molto frequentemente, i pazienti diabetici che non seguono una cura adeguata hanno più difficoltà a lottare contro le infiammazioni e le infezioni.

12

Viceversa, avere dei problemi ai denti può costituire un fattore di rischio per il diabete di tipo II, ciò quello che appare in età adulta e che si evolve progressivamente. Sono le parodontiti a costituire un alto fattore di rischio. L’infiammazione delle gengive stimola la produzione di prostaglandina, una molecola che serve a regolare il tasso di zuccheri nel sangue, portando ad un aumento del diabete.

13

 

Problemi cardiaci

Quando una carie insorge nel cavo orale e non viene curata, essa scava nel dente fino ad arrivare al nervo e poi alla polpa dentaria, composta da minuscoli vasi sanguigni. Giunti qui è facile per i batteri immettersi nel flusso sanguigno e andare ad attaccare i diversi organi del corpo, continuando a svilupparsi. Il procedimento è lo stesso per il tartaro: i batteri che si staccano dalla placca dentale possono raggiungere facilmente il flusso sanguigno. Nel momento in cui l’infezione batterica raggiunge il cuore, si parla di endocardite un’infiammazione intorno al muscolo cardiaco. Il problema si pone maggiormente per i pazienti che portano valvole cardiache artificiali; i batteri tendono ad attaccarsi provocando infezioni potenzialmente gravi.

6

Il cuore non è il solo bersaglio dei batteri provenienti dalla cavità orale. Anche i polmoni possono essere colpiti ed andare incontro a una polmonite.

7

Si tratta di complicanze rare nel momento in cui l’infiammazione batterica parte dal cavo orale e raggiunge reni, fegato o cervello, anche se per fortuna sono situazioni molto rare.

8

 

Nella storia della medicina…

Già nel V secolo a.C. il padre della medicina Ippocrate segnalò numerosissimi esempi in cui la patologia dentale aveva l’effetto d’instradare reazioni in altre parti del corpo. Per esempio, nell’ On Epidemics affermò che «un reumatismo che resisteva ai tentativi di guarigione poteva essere eliminato estraendo eventuali denti compromessi». Il famoso medico aveva le idee ben chiare; nel caso di un ragazzo che aveva dolore in un terzo molare dell’arcata inferiore destra, Ippocrate si diceva sicuro del ruolo causale di quella situazione dentale sulla suppurazione a carico dell’orecchio dello stesso lato.

2

Un altro argomento affrontato da Ippocrate era il contributo infiammatorio notevole causato dai periodi di difficile dentizione nei bambini che poteva far insorgere problemi in numerose diverse parti del corpo. Quest’idea in realtà, accennata da Omero nell’Odissea, apparteneva anche ad Esculapio ed è stata descritta dalla letteratura di ogni epoca, dagli scritti in India del 1000 a.C. fino a Soranus di Efeso (117 d.C.) e ai medici del diciassettesimo secolo. Questa osservazione ricorrente su disturbi a distanza che vengono innescati da un’infiammazione nella bocca evidentemente venne accolta dal modus operandi olistico di Esculapio che spesso chiamava in causa la “forza vitale”.

4

Ippocrate affermava che «Le malattie dovrebbero essere combattute alla loro origine» ed infatti nello stabilire una diagnosi di una malattia, egli consigliava di cercare il suo punto di partenza anche in aree lontane. Ad esempio se si trattava di mal di testa, disturbi alle orecchie o agli occhi, o di un qualsiasi sintomo su un lato solo del corpo, il padre della medicina perseverava nel pensare che la causa poteva essere spesso rintracciata in qualche infiammazione all’interno del cavo orale. Per le sue osservazioni a 360° Ippocrate era abituato a prendere una gran quantità di appunti e la valutazione dello stato dei denti era un elemento onnipresente nella sua indagine.

5

 

Non bisogna sottovalutare neanche il sintomo più insignificante se esso persiste per lungo tempo o si presenta in concomitanza con altri sintomi anche derivanti da aree corporee differenti.