Devitalizzazione: discreta e indolore.

Non tutti sanno che i nostri denti, sotto lo smalto (la parte bianca) e sotto la superficie più dura (la dentina), hanno un tessuto molle definito polpa che contiene i vasi sanguigni, i nervi ed il tessuto connettivo. C’è un mondo insomma, un mondo che noi non vediamo!

Cosa succede all’interno del dente se questa polpa si infiamma? Come ogni tessuto del corpo umano, anche il tessuto pulpare dei denti, quando si infiamma, vorrebbe gonfiarsi, solo che non può farlo perché il dente lo comprime. Questo determina uno schiacciamento delle terminazioni nervose e i vasi sanguigni e, quindi, il fastidioso dolore ai denti.

L’infiammazione e l’infezione possono avere diverse cause:

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  • carie profonda,
  • interventi dentistici ripetuti,
  • dente scheggiato o rotto

A questo punto, cari amici, le alternative non sono molte…si deve procedere con un intervento di devitalizzazione.  La devitalizzazione è una sorta di ultimo tentativo prima di procedere all’estrazione del dente, una via di salvezza che, grazie alle moderne tecniche di oggi, permette di allontanare in misura significativa il rischio di estrazione stessa.

La devitalizzazione avviene attraverso le seguenti fasi:

  • Anestesia locale del dente: nonostante il terrore dimostrato da diverse persone, è bene ricordare che la procedura è completamente indolore.
  • Posizionamento della diga: viene applicato un piccolo fazzoletto di lattice che, fissato sul dente, protegge gli altri da eventuali frammenti infetti che potrebbero generarsi durante l’intervento.
  • Foratura della corona: l’obiettivo è quello di arrivare alla polpa danneggiata o infetta, attraverso una lima canalare.
  • Rimozione della polpa dentale: si rimuove la polpa ed eventuali residui di natura batterica nel canale radicolare.
  • Disinfezione del canale radicolare.
  • Riempimento del canale radicolare: per la realizzazione di tale procedura generalmente si utilizza un materiale sterile chiamato guttaperca.
  • Sigillo del dente con una otturazione temporanea, nella maggior parte dei casi. Questa verrà rimossa dal dentista prima della ricostruzione del dente.

Dopo questo intervento vi verrà richiesto di ritornare dal dentista per mettere una corona o qualche altro rivestimento che protegga il dente e gli permetta di funzionare come prima. Subito dopo l’intervento potrete notare ancora un temporaneo fastidio che  può essere facilmente gestito con farmaci analgesici.

Dal punto di vista estetico la devitalizzazione comporta ormai pochi problemi. In passato, infatti, un dente devitalizzato era ben riconoscibile, ma con i materiali che vengono utilizzati adesso è molto difficile se non impossibile distinguerlo dagli altri. Oggi, nella maggior parte dei pazienti, la devitalizzazione presenta un’elevatissima percentuale di riuscita, e il rischio di complicanze è estremamente basso. Inoltre, a differenza di qualche tempo fa, il perfezionamento delle tecniche chirurgiche garantisce un intervento non doloroso.

La devitalizzazione è indicata per tutti i tipi di denti, compresi quelli incapsulati. Per prevenire la devitalizzazione che, pur essendo indolore, è comunque un intervento poco gradito, i consigli sono sempre i soliti: una corretta e sistematica igiene dentale e una visita in studio di controllo ogni 6-8mesi.