Recessione gengivale

Come riconoscere la recessione 

La recessione è uno dei più diffusi tra i problemi che attaccano le gengive. A volte non se ne rende conto in tempo perché non si conoscono i sintomi. Per questo è molto importante conoscere la patologia, le sue cause e i suoi sintomi.

Scopriamo insieme le informazioni importanti!

Problemi alle gengive 

La recessione gengivale è la conseguenza di un processo per il quale il  margine del tessuto gengivale si logora o si ritira. Il dente e la sua radice si espone maggiormente ed è più rendendo più facile l’attacco degli agenti patogeni. Se non trattata in tempo, i tessuti del parodonto potrebbero subire gravi danni fino alla conseguente perdita dei denti. Per alcuni, dato che la recessione coinvolge contemporaneamente gengiva, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare sarebbe più opportuna la definizione di recessione parodontale. Esteticamente si nota un dente particolarmente allungato, più scoperto e visibile. Sebbene tutti i denti possano essere colpiti da gengive ritirate, quelli maggiormente coinvolti sono i canini ed i premolari.

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Sintomi da non sottovalutare

Solitamente la recessione gengivale tende a manifestare i primi sintomi fastidiosi dopo i 40 anni. Fino a quest’età molte volte le gengive risultino apparentemente sane e ogni disturbo passa completamente inosservato. Molti pazienti non si accorgono in tempo del processo di recessione gengivale perché avviene gradualmente e molti sintomi sono sottovalutati o confusi con atri. Generalmente il primo segno della recessione è l’aumento della sensibilità dentale. A volte è possibile accorgersi anche dell’esposizione della radice dentale. Altre volte, invece, è possibile avvertire una sorta di gradino a livello della linea gengivale.

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Cause della recessione

Molti e differenti sono i fattori che possono portare ad una recessione gengivale. Tra i fattori eziologici più comuni troviamo:

#1 Piercing del labbro o della lingua.

Lo sfregamento del materiale metallico sulla gengiva e sui denti promuove il processo di recessione gengivale.

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#2 Spazzolamento aggressivo

Quando si lavano i denti troppo aggressivamente, soprattutto con una forza eccessiva sui bordi gengivali, possono causare la recessione. Anche usare uno spazzolino a setole dure può portare al problema perchè traumatizza le zone più esposte e non deterge a sufficienza le zone interprossimali.

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#3 Genetica

Alcune persone possono avere una predisposizione genetica alle malattie parodontali e, di conseguenza, sono più suscettibili alla recessione gengivale.

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#4 Cambiamenti ormonali 

Cambiamenti dei livelli ormonali  in periodi come pubertà, gravidanza e menopausa possono rendere le gengive più sensibili e più vulnerabili alla recessione gengivale.

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#5 Malattie parodontali

Colpendo il parodonto ed esponendolo ad attacchi batterici, ogni malattie parodontale come la parodontite può essere causa della recessione gengivale.

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#6 Bruxismo

L’eccessivo digrignamento e serramento dei denti, sintomi indissolubili del bruxismo, predispongono all’insorgenza della recessione gengivale.

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#7 Fumo

Il fumo di sigaretta riduce la perfusione tissutale e prepara la bocca alle gengivite e alla recessione gengivale.

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#8 Herpes simplex

Si tratta di una delle cause meno diffuse per la recessione. L’herpes simplex causa alcune lesioni bollose che evolvono in ulcere portando a un forte rossore nella zona colpita dalla recessione.

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L’importanza del dentista

Non bisogna assolutamente ignorare il problema. In caso di recessione gengivale bisogna prendere appuntamento da un dentista il prima possibile. Dopo un’accurata visita, vi consiglierà le cure adeguate. In base al grado di gravità della recessione il dentista valuta la tecnica da utilizzare. Può trattarsi di una pulizia profonda con un’accurata ablazione del tartaro, di una decontaminazione delle tasche gengivali o di una levigatura delle radici esposte. Queste possono permettere nuovamente alla gengiva di aderire al tessuto dentale.

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